Ha solo 20 anni ed ha le stimmate del predestinato. Dusan Vlahovic è il nuovo bomber di casa Fiorentina. Non è alla sua prima stagione in Serie A, già l'anno passato mordeva l'erba del campo del Franchi ma non era tempo. Pochi minuti, nessuna rete, ancora troppo acerbo. Quest'anno ha svoltato. Soprattutto con Beppe Iachini alla guida della Fiorentina. Segna in ogni modo. Dopo le due reti d'orgoglio rifilate al Cagliari, la splendida progressione in solitaria contro l'Inter quando tutto sembrava perduto salva la viola dalla sconfitta. Con il Napoli entra dalla panchina, fa un movimento che solo i veri attaccanti hanno nelle corde, libera il suo mancino velenoso. Ne rifila due anche alla Sampdoria, seppur in maniera fortunosa e rocambolesca. Sei reti: niente male per essere la prima volta. Era uno degli obiettivi di questa stagione far crescere giovani come lui. Come tutti i grandi, o potenziali grandi, ha di fianco a sé un altro talento. Federico Chiesa è tornato nella sua versione migliore. Segna e fa segnare: sei reti e sei assist. Nell'anno dell'Europeo ritrova sorriso e concretezza e trova un compagno di reparto che lo integra perfettamente. Entrambi sono il presente della Fiorentina e possono essere il futuro. C'è però da lavorare in fretta per blindarli.
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