LECCE, Liverani: "Questa squadra prima di morire lotterà fino all'ultimo secondo"
Segnale di una squadra viva. Il fuoco dopo la scintilla si è riacceso? "Dobbiamo alimentarlo ogni giorno, solo così possiamo avere chances di rimanere nella massima serie. I ragazzi lo sanno, ci tengono, ci stanno mettendo tutta la professionalità possibile. Sotto questo punto di vista sono sereno, a prescindere che ogni tre giorni le prestazioni possono essere diverse per vari motivi. Lo spirito è quello importante di chi non vuole mollare nulla e di chi vuole lottare fino all'ultimo secondo. Le energie e i guidatori che riusciamo a recuperare è un vantaggio, se perdiamo giocatori queste possibilità si possono assottigliare. Questa squadra ha dimostrato sempre che prima di morire lotterà fino all'ultimo secondo".
Il Lecce è tornato prima del lockdown? "Credo che siamo sulla buona strada. La continuità delle partite a questo livello ci dirà se siamo tornati quelli prima del lockdown. Dobbiamo dare continuità, ogni tre giorni c'è questo esame e noi dobbiamo essere pronti a superarlo".
Babacar? "Credo che Babacar due partite da titolare a memoria non credo a memoria di ricordarmele. Le ha fatte con voglia, sacrificio e qualità. Il Babacar che rincorre un giocatore avversario fino a metà campo è una scintilla per tutti gli altri giocatori. Lo spirito è quello che ci deve contraddistinguere in queste ultime sei partite e Babacar in questo momento è entrato a pieno in questa guerra finale".
A Meccariello e Lapadula si aggiungono Falco, Calderoni e Rossettini: come stanno? "Calderoni 100% fuori. Mentre Falco lo valutiamo fra stasera e domani. E' evidente che quando si gioca ogni tre giorni si prendono tutte le ore possibile per recuperare i giocatori".
Plausibile un rientro di Lapadula per la gara con il Genoa? "Ogni giorno è fattibile. Il recupero prosegue molto bene. Da oggi inizierà a fare un lavoro sul campo. E' normale che se riesce ad aumentare i carichi e non avere dolori può essere un aiuto per tutti quanti".
Con la Fiorentina che gara si aspetta? "Ognuno di noi ha un obiettivo. E' normale che io ritorno a luglio 2019 e penso che la Fiorentina deve venire qua a chiudere il discorso salvezza resto un po' così. Sicuramente non era nei loro pensieri e ci si ritrovano. A livello di organico è un'altra partita quasi impari ma già all'andata abbiamo fatto vedere che con l'organizzazione si può sopperire. E noi dobbiamo guardare a casa nostra sapendo che dall'altra parte ci sono campioni che possono risolvere la partita individualmente. Sulla carta è una partita impari ma noi vogliamo far sì che quello che sembra a bocce ferme una partita impari diventi pari sul campo".
Lotta salvezza fra Genoa e Lecce o ci sono altre squadre coinvolte? "Credo che con 18 punti a disposizione, con tanti scontri diretti fino a sei punti è ancora tutto da giocare. Chi sta davanti ha qualche vantaggio in più ma non ne ha tanti".
Le scelte di domani sera saranno in ottica scontro diretto di domenica? "Questa partita è la più importante. Non facciamo pensieri su partite lontane ma per noi Lecce-Fiorentina è la più fondamentale e giocheranno i giocatori che sulla carta mi danno più sicurezze possibili".
La Lega è pronta a varare il protocollo per riaprire parzialmente gli stadi. "Io credo che sia un segnale per tutti. Non solo per chi gioca in casa. Credo che sia un segnale per il Paese e la gente che stiamo ripartendo, con le dovute precauzioni ma che si può fare. Oggi, leggendo i dati, credo che si sia fatto un buon lavoro e credo che bisogna dare modo a tutti gli italiani di ripartire quasi completamente. Se da qui a fine mese riuscissimo a riaprire gli stadi credo che sia un segnale forte non solo per il calcio ma per tutto il paese".
Lo riporta Tuttomercatoweb.com.