Gianluca Rocchi
Gianluca Rocchi

Il designatore fiorentino Gianluca Rocchi ha parlato ai microfoni di Radio Rai, dove si è soffermato soprattutto su alcune polemiche ricorrenti negli ultimi anni.

Ecco le sue parole:
“L'obiettivo è fare conferenze con gli arbitri con più frequenza. Il presidente Aia Pacifici è d'accordo con me: quando abbiamo modo di spiegare un episodio, abbiamo sicuramente risolto tutti i problemi. Sulle interviste post-partita non trovo corretto farlo fare agli arbitri, l'unica risposta che si vorrebbe sentire è ”sì, ho sbagliato". Ma avremo risolto poco, a noi non interessa se ha sbagliato o meno, quello ci si arriva subito, ma perché. Var? Gli assistenti devono invece tornare ad essere due arbitri aggiunti. La tecnologia ha invaso la loro area di competenza. Se vogliono avere un futuro vero, devono ritornare ad avere un ruolo tecnico. Non abbiamo alcun segreto, diffonderemo qualsiasi caso. Vogliamo avere comunicazioni pulite e ascoltabili. Purtroppo la comunicazione tra Var e arbitro ha fregato a volte i ragazzi in campo. Ma ci abbiamo lavorato. Tempo effettivo? Non lo dettiamo noi arbitri, ma i calciatori. Faccio un esempio: l'arbitro Massa ha arbitrato Spezia-Fiorentina con 45 minuti di tempo effettivo, cioè praticamente niente, e Juve-Lazio con 61 minuti. Il tempo effettivo lo hanno dettato le squadre coinvolte. Siamo partiti da 51 minuti, ora siamo a 54. Ho cercato di lavorare sulle perdite di tempo, limare gli on field review. Non si può aspettare due minuti per battere un calcio di punizione. Su questo possiamo fare fino a un certo punto, ma poi la fluidità del gioco dipende dai giocatori".

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