Lunga intervista di Joe Barone sulle pagine di Tuttosport: Qquesto un estratto.
 Sul suo ruolo nella Fiorentina: «Faccio parte del Cda composto dal presidente Rocco Commisso, suo figlio Joseph, il ceo di Mediacom Mark Stephan. L’organigramma viola sarà ufficializzato a fine anno. Sono consigliere delegato. Ma al di là delle cariche, sono il punto di riferimento della proprietà a Firenze».
Sugli obbiettivi della società: «Il nostro primo gol sarà portare la Fiorentina al pari di Firenze nel mondo. Serviranno il lavoro e l’impegno di tutti noi, ma anche di chi ci sta attorno, istituzioni comprese. Per arrivare a certi livelli sono fondamentali innanzitutto uno stadio e un centro sportivo».
Sulla vittoria che manca: «Riuscirci sabato non sarebbe male (ride). Ci abbiamo provato col Napoli, ma diciamo che non siamo stati fortunati... Però crediamo nel sistema, non abbiamo fatto polemiche e andiamo avanti. Quanto alla sfida con i campioni d’Italia forse arriva un po’ presto. Non cerchiamo scuse, la squadra proverà a giocarsela, ma i cambiamenti sono stati tanti e solo da venerdì potrà allenarsi al completo».
Fiorentina - Juve come il 4 a 2 di Montella: «Speriamo. Darei tutto per rivivere quell’emozione...».
Sul duello tra Cristiano Ronaldo-Franck Ribery. «Per quanto hanno vinto in carriera e per ciò che rappresentano per il calcio mondiale è il massimo per la Serie A. Dico di più: non c’è un campionato in Europa che proponga oggi un duello così. C’è di che essere orgogliosi».
L'acquisto di Ribery solo operazione mediatica? «Assolutamente no. Se l’obiettivo fosse stato questo, oltre a Ribery avremmo magari preso altri giocatori importanti e famosi. Frank, invece, fin da giugno era in cima alla nostra lista e questo perché lui è un giocatore che ha ancora tanto da dare, per la classe, l'esperienza, la mentalità vincente. Per far crescere un progetto servono giocatori che hanno vinto tanto. Svelo un aneddoto: dopo la sconfitta col Genoa, Ribery per scaricare la rabbia è rimasto fino a notte fonda al centro sportivo ad allenarsi».
Anche Agnelli prima della partita fa i giri di campo: «Davvero? Allora, se vuole, sabato potremo farlo assieme». 
Sul mercato: «Niente voti, con Pradè abbiamo cercato di agire esclusivamente per il bene della Fiorentina e non abbiamo rimpianti. Piuttosto abbiamo voluto proteggere i nostri giovani, mantenere il “made in Florence”, difendere la base. E stiamo già lavorando per prolungare i contratti di Castrovilli, Sottil e gli altri. Crediamo molto in questi ragazzi».
Su Montella: «Montella è qui per dirigere la squadra e fare il bene della società, è una scelta in cui crediamo, lui può contare su tutto il nostro supporto. Io sto al centro sportivo 24 ore al giorno. Specie nei momenti difficili bisogna sempre stare accanto ai propri figli».
Su Chiesa: «Federico non merita tante critiche, sta facendo bene e personalmente non mi pare stia vivendo un momento critico, semmai di crescita. Vuole troppo bene alla Fiorentina e vuol fare sempre il massimo per i compagni, si vede la passione che ci mette ogni volta. Sono certo che appena farà gol tutto il mondo tornerà a parlare di lui. Se rimprovero qualcosa? Nulla. E, come detto più volte, l’argomento è chiuso. Rinnovo?Ad ora non c’è alcun appuntamento. Comunque la stagione è lunga. Interesse della Juve? A noi non è arrivata alcuna richiesta ufficiale»
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Sull'Europa: «Adesso concentriamoci sulla Juve».
SOTTIL: "Restare a Firenze era il mio obbiettivo. Chiesa, Ribery e la Juventus..."
RASSEGNA STAMPA, I titoli dei maggiori quotidiani nazionali

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