Tanti proclami, pochi annunci. Tanti dubbi, poche certezze. Moena schiarirà ogni nuvola?
L'appuntamento è fissato per il ritiro estivo di Moena. Lì si capirà molto sulle decisioni della Fiorentina, del futuro della rosa, di chi farà parte del progetto Italiano e chi lo affiancherà in società. Ci sono tanti nodi, tanti intrecci, ancora da decifrare e da posizionare al giusto riquadro. L'annuncio di Italiano ancora non è arrivato, le riunioni nella ormai "rinomata" Villa Olmi proseguono alla presenza di legali e dirigenti, con la fumata bianca che presumibilmente arriverà prima di Domenica. Sicuramente la Fiorentina avrà già parlato di mercato col nuovo allenatore, su quali giocatori testare, quali invece sacrificare, quali provare a convincere a rimanere. Questo dipenderà dalla forza economica e di progettazione e di ambizioni della Fiorentina. Ci sono tanti "se" e tanti "punti interrogativi": da Dragowski, l'uomo con più mercato nelle ultime ore, a Lirola, che pare non se ne sia mai andato da Marsiglia anche se il suo cartellino risulta registrato in Viale Fanti, a Pezzella, impegnato nella Copa America e giustificato da ogni trattativa fino a Milenkovic, da tempo sulle tracce di mezza Inghilterra e della Vecchia Signora. Sicuramente sarà valorizzato, anzi utilizzato nel suo ruolo, Amrabat, come anche Castrovilli che non se ne dovrebbe andare. Davanti gli altri punti interrogativi riguardano Ribery, il cui contratto scadrà proprio in questo momento e secondo le ultime voci dovrebbe trattarsi di addio, ma poi anche la figura enigmatica di Callejon e Kouame: rilanciati o rigettati sul mercato? Si aggiunge poi la lista dei rientri dai prestiti, di chi va in scadenza, vedi Borja Valero e Caceres, e di chi invece ha una voglia matta di tornare a calcare i campi come il gioiello Dusan Vlahovic.
Capitolo a parte per Antognoni. Situazione anche questa gestita se non coi piedi con le ginocchia. Ieri l'ultimo incontro prima delle vacanze di Giancarlo. La moglie che lascia trapelare pessimismo circa la trattativa, e Giancarlo che parla di pareggio. Per la Fiorentina, e quindi Commisso, Pradè e Barone sarebbe vittoria allontanare Antognoni? La piazza ha parlato e la bandiera non si tocca. Prima però la Grecia, poi la decisione. Moena permettendo.
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