Con oggi si lascia alle spalle il 2022, e ci affacciamo al 2023 che metterà la Fiorentina davanti a diverse sfide molto stimolanti: ripetere quanto fatto la scorsa stagione, e cercare di arrivare fino in fondo alla Conference League.

Prima di voltare pagina però bisogna andare a vedere quali sono stati i top e i flop di questa metà stagione.

I flop: Gollini è uno tra questi, sarebbe dovuto essere il titolare, e quando è stato schierato per dare risposte ha fatto anche qualche mezzo disastro; Igor anche ha deluso, sembrava esser esplosa una nuova stella ed invece il brasiliano non è riuscito a fare quanto mostrato lo scorso anno; altro flop Maleh, non mi spiego come sia passato da arma intelligente di riserva a numero superfluo della rosa; infine i due sud americani Nico Gonzalez e Cabral, il primo ricordo a tutti che è il calciatore più pagato della storia gigliata, che dimostri il prezzo pagato e il secondo a distanza di un anno non si è ancora ambientato al calcio italiano o di Italiano e qui sta la chiave della risposta.


 

I top: Milenkovic in primis, nonostante lo volevano portare lontano da Firenze il serbo ha dimostrato amore per la città e per i tifosi; poi Quarta, uno che con la sua voglia, rabbia e fame trova sempre il modo di giocare; poi Sottil, perché anche se ha giocato poco ha dimostrato che per la Fiorentina può diventare un giocatore fondamentale; infine Kouamè che è l’uomo che ha stupito di più, capace di cambiare il volto di questa squadra e capace addirittura di far sedere in panchina Jovic e Cabral allo stesso tempo.

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