Kean/2: "Juventus? Zero rancori, ma a Firenze ho trovato un ambiente perfetto. Palladino..."
L'attaccante della Nazionale si è espresso sul suo stato di forma alla Fiorentina
Dopo la prima parte dell'intervista al Corriere della Sera, ecco la seconda parte dell'analisi di Moise Kean del suo momento d'oro a Firenze e alla Fiorentina. Parole anche per il suo passato alla Juventus:
Ancora Moise Kean sul suo recente trascorso alla Juventus
Juventus? Nessun astio. Se non avessi scelto di andare alla Juve, oggi non sarei qui e non avrei fatto questo tipo di carriera […] Il tecnico che mi ha dato di più? Tuchel al Paris Saint Germain. Quando si è fatto male Icardi, ha chiesto di me e ero scioccato all’idea di andare in una squadra con così tanti campioni. Tuchel mi ha fatto subito debuttare e all’intervallo, dopo un primo tempo così e così, è venuto da me per incoraggiarmi. Alla seconda partita, la prima al Parco dei Principi, l’ho ripagato con una doppietta. Lui mi ha dato sempre fiducia e mi ha insegnato a amare una grande città come Parigi. La fiducia di un allenatore è tutto. La cosa più bella del calcio. La stessa fiducia che mi sta dando adesso Palladino.
Sulla Nazionale, sul Viola Park e sulla notte del malore di Bove
La Nazionale è un onore e essere in competizione con Mateo [Retegui] mi motiva ancora di più. L’Italia l’ho scelta perché sono nato qui ed è giusto rappresentare il Paese in cui sei nato. Anche se il mio sangue è ivoriano e non lo dimentico […] Il Viola Park è qualcosa di meraviglioso. Perfetto per lavorare. In un ambiente così non puoi che fare bene. Quest’anno ho ottime sensazioni, stiamo facendo un bel percorso. Abbiamo fame e non ci vogliamo fermare […] Quella domenica mi è passata la vita davanti. Edo era vicino a me, mi sono spaventato tantissimo quando è crollato. Per fortuna adesso è passato. Lo abbiamo abbracciato e coccolato, siamo un gruppo unito, ci vogliamo bene.