Fiorentina, il clima è teso, il ritorno sarà incandescente
Indifferenza si, ma Firenze non dimentica
Non c'è nulla da fare. La teoria sulla ciclicità della storia è stata ben argomentata. Fin troppo. Eppure sembra che l'uomo non si stanchi mai di reiterare comportamenti che hanno l'unico scopo di esacerbare gli animi e radicalizzare un contesto che potrebbe vivere benissimo dell'antagonismodei giocatori in campo e dello spettacolo sugli spalti. Con l'acquisto di Vlahovic la Juventus ha dato uno scossone al campionato facendo capire a tutte le avversarie che, nonostante l'avvio molto deludente, la squadra di Torino è più viva che mai ed è pronta a risalire la china.
Come capitato in passato, cannibalizzare le risorse delle dirette avversarie rimane un'efficace metodo per rosicchiare centimetri che, sulla lunga corsa del campionato possono essere decisivi. Se la società appare furba nel muoversi sugli scenari di mercato, dall'altra parte la tifoseria juventina ha perso l'ennesima occasione per per fare bella figura. Lo striscione apparso allo stadio Franchi è stato un gesto intollerabile che molto probabilmente non sarà dimenticato presto da tutta la tifoseria Viola.
“Ti prego per la tua vita, non lasciare che mi sbranino i cani degli Achei vicino alle navi, restituisci il mio corpo alla patria…” chiede morente Ettore ad Achille. Sicuramente uno dei passi più drammatici dell'Iliade; la quale è una raccolta di quei comportamenti, virtuosi o esecrabili, che un uomo può trovare ai bivii della vita. A lui la scelta. Sappiamo bene cosa successe a Ettore: “No cane, non mi pregare. Nessuno terrà il tuo corpo lontano dai cani. Nemmeno se mi pesassero un riscatto, neanche in questo modo la tua nobile madre ti piangerà steso su un letto”. Morto Ettore, il figlio di Peleo ne buca i calcagni e trascina i miseri resti a cavallo attorno le mura della città a spron battuto. Questa era, secondo gli antichi greci, un'enorme offesa, poichè dopo un duello era usanza rendere il corpo ai familiari per onorarlo.
La stagione della Juventus è stata sin qui al limite del disastroso se guardiamo il campionato. Molte squadre sono andate a Torino senza il favore del pronostico, saccheggiando punti preziosi ed insperati. Infatti Vlahovic, ad oggi, sembra essere la mossa più azzeccata del nuovo corso della dirigenza bianconera (per quanto pagato a peso d'oro e di ciò bisogna dare merito a Rocco Commisso, volente o nolente). Che dire allora di questi buontemponi che hanno ben pensato di fare una gita fuori porta, almeno loro si saranno accorti della differenza fra Firenze e Torino? Chissà cosa passava loro per la testa mentre erano presi a vilipendere una città ancora ferita da un'operazione di mercato che ha inebetito tutti.
Questo gesto sconsiderato rischia di accendere animosità legate a dinamiche d'altri tempi che i più ritengono chiuse nel dimenticatoio del passato. Così non è. Il clima è teso e la partita di ritorno sarà incandescente. Ovviamente il richiamo di questo articolo è all'indifferenza assoluta; infatti questo gesto non merita altra attenzione oltre allo stupore di subire un gesto barbaro e inutile. Indifferenza si, ma Firenze non dimentica.