Prove di moduli. Serve un centrocampo a tre? L'analisi
Raffaele Palladino ha recentemente schierato un 4-2-3-1 nel pareggio per 1-1 contro la Juventus, dimostrando ancora una volta la versatilità del suo sistema di gioco
Raffaele Palladino ha recentemente schierato un 4-2-3-1 nel pareggio per 1-1 contro la Juventus, dimostrando ancora una volta la versatilità del suo sistema di gioco.
Bisogno di un'ulteriore supporto a centrocampo?
Tuttavia, nonostante l'organizzazione e le trame offensive ben strutturate, la Fiorentina ha evidenziato una certa fragilità nella zona nevralgica del campo. Il centrocampo a due, composto da mediani di qualità ma privi di un sostegno ulteriore in fase di non possesso, è risultato vulnerabile agli inserimenti avversari.
Fiorentina spesso sorpresa in difesa
La Juventus è riuscita più volte a penetrare attraverso linee troppo allentate, mettendo in difficoltà la retroguardia viola. Un cambio di modulo, con l'aggiunta di un terzo centrocampista, potrebbe garantire maggiore solidità e copertura, migliorando l’equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Questo passaggio al 4-3-3 o a un 4-3-2-1 permetterebbe alla Fiorentina di capitalizzare il lavoro già svolto senza rinunciare all’identità di gioco costruita finora. A lungo termine, un centrocampo più robusto potrebbe rivelarsi essenziale per consolidare il positivo percorso stagionale intrapreso.