Aurelio De Laurentiis è pronto per mettersi in casa un'altra gatta da pelare. Ma non certo per lo spessore e per il valore del Luciano Spalletti uomo e allenatore, quanto per la sua personalità. Debordante, straripante, come, quanto, e più dei suoi predecessori. Il percorso di ADL coi tecnici del Napoli è sempre stato un'onda di infatuazione, amore folle, rapporto che pareva destinato a durare in eterno e poi qualcosa non è mai andato fino in fondo per il verso giusto. Con Sarri, Ancelotti e Gattuso per ultimi, per intenderci. E' la vecchia storia dei galli nel pollaio ma la tentazione e il fascino di questi tecnici nel presidente azzurro è troppo forte per dire di no. In caso di mancata Champions, ancora non matematica, l'idea di De Laurentiis era quella di una scommessa, magari Alessio Dionisi o Vincenzo Italiano piuttosto che una più certa come Ivan Juric almeno per carta d'identità in Serie A. Invece la sensazione è che voglia andare su un usato sicurissimo. Luciano Spalletti da Certaldo col quale il business plan è già sul tavolo, uomini, nomi, soldi e strategie. Occhio, però: sussurri dicono che ci sia stato anche (più di) un contatto con Massimiliano Allegri per vagliarne la disponibilità e poi provare a stilare una bozza di progetto. Il Real Madrid ha chiaramente messo in ghiaccio gli azzurri per il livornese. E Gennaro Gattuso? Lapalissiano che la Champions League possa non bastare. Al momento è l'esima opzione per De Laurentiis, se mai lo possa davvero rappresentare ancora.
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