Firenze, 18 marzo 1973. Il primo gol di Antognoni in viola
Oggi L'Unico 10 compie gli anni. Ripercorriamo la storia che lo portò a Firenze, attraverso la partita del suo primo gol con la maglia della Fiorentina
Firenze, 18 marzo 1973. Si gioca la 22esima giornata della Serie A 1972-73. A sfidarsi nell’allora nominato Stadio Comunale ci sono Fiorentina e Cagliari.
Quella viola annovera tra le sue file giocatori come De Sisti, Galdiolo, Superchi, Merlo. Ma gli occhi dei tifosi gigliati, quel pomeriggio, sembrano impazienti. Si muovono a destra e a sinistra sul campo, guardano persino il cielo. Vogliono sapere se, alla fine, arriverà da lassù, dalle stelle.
Ha capelli lunghi e mossi. Un taglio complesso, ma ordinato. Sul campo si muove elegante, nobile e fiero. Non per nulla fu Il Barone a farlo esordire in Serie A.
Un giorno, Egisto Pandolfini, disse al tecnico viola: “Nils, devi venire con me ad Asti. C’è un ragazzo che è un piccolo fenomeno”. Dopo averlo visto giocare Liedholm fu perentorio: “Prendiamolo!”.
Ugolino Ugolini, l’allora patron viola, versò nelle casse dell’Asti Macobi 435 mln di lire.
Nasce a Marsciano, in Umbria, il 1 aprile del 1954. Il padre è tifoso milanista e possiede un bar, in quel di Perugia, che rappresenta il ritrovo per tutti i tifosi del Milan della zona.
Cresce nel mito di Rivera.
Infatti, dirà all’interno di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Sono stato un Rivera che correva”.
A 15 anni lo prese il Torino. Coi granata presenziò ad una sola amichevole. Poi vestì la maglia dell’Asti. Infine, 18enne, venne notato e acquistato dalla Fiorentina.
Questo calciatore non è come gli altri. No. Sembra sempre teso verso l’infinito, verso qualcosa che sta oltre l’orizzonte. Ma cosa vede? Cosa vede oltre?
Corre a testa alta. L’abbassa solo per accarezzare la palla. Per accompagnarla. Per proteggerla.
Si chiama Giancarlo Antognoni. Oggigiorno conosciuto come: L’Unico 10.
In questa partita, in realtà, indosserà la 7. La 10 diverrà sua soltanto a partire dalla stagione 1974-75, quando De Sisti andrà alla Roma.
Le formazioni:
FIORENTINA: Superchi, Galdiolo, Longoni, Perego, Brizi, Roggi, Antognoni, Scala, Clerici, De Sisti, Saltutti. Allenatore: Nils Liedholm.
CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Mancin, Cera, Niccolai, Tomasini, Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera, Riva. Allenatore: Mondino Fabbri.
Il match è a senso unico. I viola sono padroni del campo e centrocampo, ma i primi 45 minuti terminano a reti inviolate.
Nel secondo tempo la situazione non cambia e la Fiorentina continua a spingere per cercare la via del gol. Finalmente, al 63esimo, Nevio Scala, con un’ottima azione personale, entra in area di rigore avversaria e di sinistro trova l’angolino basso. Diagonale imparabile per l'estremo difensore cagliaritano, Enrico Albertosi: 1-0.
Il Cagliari cala vistosamente e, al minuto numero 68’, Scala serve Clerici in area di rigore. Il brasiliano protegge palla, si gira e calcia. Albertosi respinge. Peccato che, in quella zona, ci sia Saltutti. Il numero 11 segna la rete del 2-0.
Sugli spalti si festeggia, ma è come se ci fosse un sentimento contrastante. Un sentimento di incompletezza.
Lui ha già esordito il 15 ottobre 1972: Verona-Fiorentina 1-2. E a 18 anni può vantare 12 presenze in un campionato, ai quei tempi, con 16 squadre.
Ha tutto, anzi, quasi tutto. Quella finezza tecnica, quell’aristocratico portamento da principe cavalleresco sono sprazzi di un frutto che ancora deve maturare. Eppure, come ogni romanzo, ci sarà un colpo di scena? Un qualcosa che segni il destino del protagonista?
C’è, c’è. Eccolo che arriva.
Minuto numero 89’: Clerici porta palla a centrocampo. Ad un certo punto alza la testa e lo vede… Sì, lo vede.
Lancio lungo sulla destra del campo da gioco. Lui corre, corre… I tifosi sbarrano gli occhi. I loro corpi sono come sospesi: non sanno ancora se alzarsi in piedi ed esultare; oppure restare seduti.
Il Comunale (futuro Franchi) cala nell’attesa, nel silenzio. Si sentono soltanto i cuori di migliaia di spettatori sugli spalti. Battiti normali che accelerano, accelerano.
La palla prende una traiettoria discendente. Rimbalza sulla linea che segna il limite dell’area di rigore. Quel ragazzino, con la maglia numero 7, colpisce il pallone a mezz’aria. Collo pieno. Di destro.
Il colpo è secco, preciso e netto: tiro in diagonale. La sfera si insacca all’incrocio.
Il Comunale esplode.
Questo fu il primo gol di Giancarlo Antognoni con la maglia della Fiorentina. Il primo gol del “ragazzo che giocava guardando le stelle”.
Auguri Giancarlo. Oggi, 1 aprile 2022, L’Unico 10 compie 68 anni.