Dalla sala stampa del Benatti di Moena ha parlato Cristiano Biraghi, terzino della Fiorentina. Ecco le sue parole: Sensazioni sulla prossima stagione? Penso che siamo partiti bene e c'è grande entusiasmo. Partiamo con un allenatore nuovo che ci ha portato idee che ci fanno divertire. I presupposti per fare bene ci sono. Ho avuto qualche problemino fisico, ma nulla di che Rapporto coi tifosi? E' un discorso che va avanti da un po' di anni. Per voi sono il cane da bastonare. Ogni anno vengo messo in discussione. So chi sono e cosa voglio. Per me essere giudicato non mi importa. Preferisco essere io quello che viene bastonato e giudicato, piuttosto che un altro compagno che non riesce a gestire queste situazioni. Ho raggiunto un certo equilibrio: non mi fa andare alle stelle quando mi elogiano e non mi fa andare giù quando mi bastonano. Se il prezzo da pagare per queste critiche è la mia carriera, allora sono ben disposto. La Fiorentina non merita questa classifica. Io reputo questa società uno dei migliori sei club d'Italia. La maglia viola era un punto di arrivo. Sono andato all'Inter e quando sono tornato qui non ci ho ripensato. Voglio prendermi le mie responsabilità e insegnare ai più giovani che la Fiorentina sia uno dei migliori club d'Italia. L'appello che voglio fare a tutti, è che si riparta da zero. Togliamo le critiche e i fasciature di testa. Quest'anno vogliamo dare il massimo Il no al Milan in passato? Io non vivo di rimpianti. Rifarei tutte le scelte che ho fatto nella mia carriera. Quando arrivò l'offerta dell'Inter era un sogno e motivo di orgoglio. Era la squadra che mi aveva cresciuto. Il Milan non mi interessava. Credo nella Fiorentina e nella voglia che ha questa società. Qui si vive di sani principi e non cerco altro Nazionale? E' normale che abbia gioito. Se non sono andato all'Europeo vuol dire che ci sono giocatori più forti di me Errore da non ripetere? Ognuno ha il proprio pensiero su queste cose. Sono una serie di errori fatti da tutti. Quest'anno abbiamo una bella rosa. Rosa importante. Adesso abbiamo un allenatore che impone il proprio lavoro. Vedo che c'è voglia di venire al campo e il sorriso nel fare le cose. Non è facile passare dal quint'ultimo posto all'Europa. L'importante è arrivare all'ultimo giorno, dicendo che abbiamo dato tutto Affinità tra l'Italia e la Fiorentina a livello di gruppo? Nella Nazionale ci conoscevamo da tre anni. In un club invece c'è chi arriva dall'estero e non conosci e non conosce la lingue. Sta a noi far capire cosa vuol dire cosa significa sacrificarsi con questa maglia. Quando c'è il sorriso da parte di tutti, è normale che ci siano basi positive Contributo in fase realizzativa? La speranza è quella di fare meglio e migliorarsi rispetto all'anno prima. Ho voglia di migliorarmi. Vedrò alla fine della stagione Statistiche dei cross e Vlahovic? Sono il giocatore che ha fatto più cross e i cui cross vanno a buon fine. Spero di farne ancora di più a Dusan. Sarà importante che lui faccia i gol dell'anno scorso e ci dia mano come l'anno scorso. Tante volte ci ha salvati. Sarà importante che anche noi lo aiutiamo Capitano della Fiorentina? Abbiamo un capitano ed è anche un leader, Pezzella. Se dovesse andare via, affronteremo questo discorso. Sono passati cinque anni da quando sono qua, ma adesso è arrivato il momento di prendermi ulteriori responsabilità. I giocatori con esperienza devono trascinarsi dietro i compagni. Voglio rispettare il contratto e arrivare fino in fondo. Nel mio futuro non vedo altro che la Fiorentina. Il tema del capitano non è un tema da affrontare, finché Pezzella sarà della Fiorentina
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