Abodi dice no al razzismo: “Lo sport deve insegnare il rispetto”
ll ministro dello Sport è intervenuto ancora una volta sul caso Acerbi in Inter-Napoli
Andrea Abodi, Ministro dello Sport, a margine di un incontro presso un liceo della città metropolitana di Napoli, è intervenuto in merito agli ultimi episodi di razzismo visti sul campo di calcio, parlando quindi del caso Acerbi in Inter-Napoli, e sottolineando lo stop a qualsiasi forma di razzismo. Le parole del ministro sono poi state riprese dall'agenzia stampa ANSA.
Adobi contro il razzismo
Lo sport deve essere utile, di là delle decisioni che verranno prese oggi. Lo sport serve per assumerci, ognuno nel proprio ruolo, la responsabilità di rispettare l'altro. Non è un tema solo di tifosi, ma generale, di comunità, è un tema di rispetto e umanità. Va seguito non solo rimarcando il fatto negativo ma mostrando la strada positiva. Io quando ero presidente della Lega calcio di Serie B mi resi conto che i calciatori non conoscevano bene le regole del calcio e facemmo un progetto di studio. Allo stesso modo non si conoscono regole del rispetto. Se sei nel calcio professionistico anche i calciatori devono rispettare tutte le regole: c'è la campagna Uefa "respect" che adottammo ma quello che conta è promuovere e spiegare il rispetto del benessere nello stare insieme
ll rispetto sul campo di gioco va insegnato
Bisogna che tutti promuovano il rispetto, che non è scontato. Servono atleti, tecnici e dirigenti che rispettino il rispetto delle regole civili, dal razzismo ai problemi di parità di genere. Sono campi che dimostrano che dobbiamo continuare a insistere sulla formazione e il rispetto perché le degenerazioni siano eliminate