L'ex allenatore della Fiorentina Paulo Sousa, neo tecnico della Salernitana, ha parlato alla conferenza stampa di presentazione.

Queste le sue parole: "Vi confermo che ho voluto fortemente la Salernitana. E' vero che mi ha contattato lo Spezia, ma anche club che potrebbero disputare le competizioni internazionali. Ma sono felice di essere qui. L'atteggiamento, le idee e il calcio non cambiano se lotti per la salvezza o per lo scudetto. Voglio coraggio, altrimenti retrocedi. Tatticamente c'è stato poco tempo per lavorare, ma voglio vedere applicazione. Voglio incidere in un arco di tempo limitato, la consapevolezza arriverà attraverso il lavoro quotidiano. E i giocatori devono essere certi che possiamo trovare la strada giusta".

Lei ha detto che l'attacco è tra i più forti, tuttavia lei guiderà la difesa più perforata del campionato...
"Io non separo la linea difensiva dall'attacco. Voglio un gioco corto, distanze ridotte tra linee e reparti. Tutti devono avere in testa gli stessi principi. Più linee di gioco formiamo più possiamo ritrovarci nella metà campo avversaria. Ho avuto a disposizione quattro allenamenti, oggi ci siamo soffermati sulle palle inattive. So che all'inizio ci saranno errori, a me interessa l'applicazione. Se attacchiamo bene avremo la possibilità di difendere meglio, perchè siamo noi ad avere il possesso del pallone. Tutti devono lavorare in campo, le squadre di Sarri vincono perchè sono continue nei 90 minuti. La Lazio ha i centrocampisti tra i più forti d'Italia, hanno una pressione alta e sappiamo che in costruzione concederemo qualcosa. Ma pretendo l'atteggiamento giusto, dal primo all'ultimo minuto. Spero che hanno immagazzinato gli input che ho trasmesso in 2-3 allenamenti. Numericamente pochi, ma fatti bene. I numeri ci penalizzano e fanno capire perchè, oggi, siamo lì in classifica".

Ha parlato con Ribery?
"E' un ragazzo speciale, lo conoscete meglio di me. Ha mostrato grande sensibilità, anche quando ha preso la decisione rispetto alla sua situazione contrattuale. E' stato lui a dare l'input alla società quando ha capito che in campo non poteva dare una mano. E' stato un gesto straordinario, da esempio per tutti. Lui sarà parte del mio staff, così come altri ragazzi che erano già qui alla Salernitana. Ognuno può dare un contributo per il raggiungimento della salvezza. Franck vuol fare l'allenatore, gli metterò a disposizione la mia esperienza per aiutarlo".

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