L’ex allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, è stato intervistato da RTV38, nel corso di Zona Mista: "Un centro sportivo moderno è diventata necessità assoluta nel calcio di oggi. A Firenze se riesci a fare bene con continuità si crea un legame speciale. Nei miei anni la società voleva puntare in alto e si parlò anche di Scudetto. A gennaio del mio ultimo anno, quando eravamo quarti in Serie A, in semifinale di Coppa Italia e agli ottavi di Champions, prevalse una linea societaria che mi tolse potere nello spogliatoio". Sul rapporto con Mutu: "Corvino voleva cederlo, ma per me era indispensabile. In caso di addio avremmo dovuto prendere Di Natale... Provarono a venderlo una settimana prima di cominciare la Champions, e io mi opposi. Della Valle mi seguì". Sull’attuale Fiorentina e la vittoria contro il Torino: "I granata sono un cantiere aperto, ma è positivo partire bene: tenere l'entusiasmo può essere il valore aggiunto. A San Siro sarà già un test importante". Su Ribery: "Oggi come oggi è la Fiorentina". Su Piatek: "L'ho avuto a mia disposizione per un mese. Era serio e motivato, e mi ha fatto anche vincere due partite".
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