Ancora Barone: "Arrabbiati con il Milan per i biglietti. Italiano? Abbiamo parlato oggi"
Ai microfoni dei media presenti a Palazzo Vecchio il DG della Fiorentina Joe Barone ha rilasciato altre dichiarazioni, sulla questione biglietti Milan-Fiorentina e Vincenzo Italiano
Ai media presenti a Palazzo Vecchio, tra cui Radio Bruno Toscana, il DG della Fiorentina Joe Barone ha rilasciato anche altre dichiarazioni sulla questione biglietti Milan-Fiorentina, su Vincenzo Italiano e non solo:
“Attuale momento? E' un momento particolare. Due squadre sono state più brave di noi, Salernitana e Udinese: riconosciamolo. Da domani si lavora per la partita con il Milan. Ieri sera la tifoseria ha sostenuto la squadra cantando fino alla fine, la squadra deve capire che alle spalle hanno una grande tifoseria e l'intera città”.
“Problema biglietti trasferta di Milano? Ieri sera ho parlato con Scaroni. Gli ho detto la mia, sono molto arrabbiato. Non siamo stati rispettati, sia tifoseria che Fiorentina in generale. Il Milan ne è al corrente. Vediamo da qui a domenica cosa succede”.
“Italiano? Siamo stati in un posto tranquillo oggi, abbiamo parlato di cose fuori dal calcio. Siamo stati nella zona di Viareggio con le nostre famiglie".
“Calo fisico? Vediamo anche le altre partite, come Bologna-Inter o Crotone-Cremonese. Nella fase finale qualunque squadra può essere distratta. Dobbiamo lavorare, credere di farlo. Questo è il massimo che dobbiamo dare”.
“Agnelli ha detto che non pensava di acquistare Vlahovic a dicembre? E' inutile parlare del passato. Siamo a fine campionato, chiedo che tutti, dalla stampa alla città, mettiamo la massima attenzione sulla squadra. Inutile parlare del passato, abbiamo un gruppo di giocatori sul quale chiediamo tanto. Abbiamo fatto investimenti sul futuro”.
“Rocco Commisso? Ci sarà il momento opportuno quando arriverà. Sta lavorando, sta bene e ci sentiamo spesso. Parliamo di tutto, ci siamo sentiti anche ieri sera. Gli ho spiegato anche la situazione dei biglietti per la trasferta a San Siro”:
“Se crediamo all'Europa? Certo, sempre. Fino all'ultimo”.
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