Attacco, bene gli esterni della Fiorentina, ma che fine hanno fatto le punte?
In vista dei 180' che separano la Fiorentina da un possibile piazzamento in Europa, preoccupa l'apporto in fatto di gol delle punte centrali, ma non degli esterni
La Fiorentina per riuscire a tornare in Europa, dopo sei anni a secco, dovrà fare molto affidamento ai suoi attaccanti, anche se le due punte centrali Piatek e Cabral sono a digiuno da un mese.
Sec contro la Roma, infatti, da un lato mister Vincenzo Italiano ha ritrovato certezze in fatto di gol dai propri esterni e dalle mezzali - vedi Nico Gonzalez e Giacomo Bonaventura, fautori dei tre punti ottenuti - dall'altro ha, suo malgrado, constatato una leggera flessione in fatto di gol dei deu centravanti sopracitati.
Secondo quanto analizzato questa mattina dal Corriere dello Sport-Stadio, ormai da più di un mese manca l'apporto di quest'ultimi, dallo scorso 10 aprile quando Cabral fece un gol meraviglioso al Maradona di Napoli: il secondo e ultimo in maglia viola. Da quel giorno l’ex Basilea ha giocato quasi sempre titolare in sei partite tra Serie A e Coppa Italia non riuscendo, però, a ripetersi. Sfortuna o altro in serbo?
In attesa di delucidazioni dal brasiliano, non è stata indimenticabile la prova offerta da Krzysztof Piatek. Dopo quei sei gol nelle prime nove presenze, il polacco è scomparso dai radar dallo scorso marzo. E' alquanto improbabile, a questo punto, che la società decida di riscattarlo, specie all'oneroso prezzo di 15 milioni di euro.
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