Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo

Intervistato dalla Lega Serie A, Nicolò Zaniolo ha commentato il suo ritorno alla Fiorentina e detto la sua sulla possibilità di vederlo centravanti accanto o in assenza di Moise Kean, oltre ad aver fatto il punto sulla sua carriera e suoi suoi gravi infortuni. Queste le sue parole riportate dal Corriere dello Sport

Il centrocampista Zaniolo parla del ritorno alla Fiorentina

Mi sto trovando molto bene, è un bravissimo allenatore e una bravissima persona. Ora i risultati non stanno arrivando, ma il bello del calcio è che ogni domenica c’è l’opportunità di riscattarti. Speriamo di vincere presto […] È come tornare a casa. Ho ritrovato persone che mi hanno visto crescere, che mi hanno preso quando ero un bambino. Sono tornato più maturo e sono rimasto impressionato da tutto ciò che c’è nella Fiorentina e da chi ci lavora. Quando andai via, feci scelte diverse, giuste o sbagliate, ma comunque scelte. Alla fine, è stata la mia fortuna andarmene, perché mi ha permesso di crescere sia come persona che come calciatore. Sono molto felice di quello che è stato e di quello che è oggi.

Nicolò Zaniolo
Nicolò Zaniolo

Sulla disponibilità a giocare da centravanti

Posso giocare in tanti ruoli dal centrocampo in attacco, soprattutto nelle posizioni offensive. Sono nato come mezz’ala, poi mi hanno spostato più avanti e mi sono trovato bene. Il falso centravanti? È un ruolo che posso ricoprire, ma serve tempo per imparare i movimenti. L’attaccante è un ruolo complesso e ci devi lavorare tanto in settimana. Io sono disponibile a farlo.

Sugli infortuni e sul bilancio della sua carriera

Il mio punto di forza è l’istinto, non sento troppo la pressione e riesco a essere più sciolto in certe situazioni. Il mio difetto? Sono un po’ troppo fumantino e a volte istintivo nelle scelte che faccio. Gli infortuni fanno parte della nostra professione, soprattutto quando giochi tante partite ravvicinate. Li ho avuti in un momento nel quale stavo facendo molto bene. Il primo l'ho preso come una sfida per tornare più forte ma il secondo non vi nascondo che è stata una bella batosta perché è arrivato a un mese dal rientro: non volevo operarmi e non sapevo proprio cosa fare. Mi sentivo perso. Poi con l'aiuto della mia famiglia sono riuscito ad andare avanti.

Di seguito, l'intervista al canale YouTube della Lega Serie A: 

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