LA SOLIDITA' VINCE SULLE POLEMICHE
La pausa nazionali è spesso un ottimo pretesto per parlare di calcio senza la pressione della partita dopo, senza moduli da immaginare, o allenatori da criticare. Da un lato la si odia, perché mette a freno quella voglia di pallone che attanaglia 9,99 italiani su 10, soprattutto se la propria squadra del cuore si trova in una situazione favorevole o sfavorevole a seconda del caso. Dall'altro la si apprezza, perché gli addetti ai lavori possono riposarsi, i giocatori rifiatare (salvo se convocati dalle rispettive nazionali) e le mogli/fidanzate vendicarsi del troppo calcio delle settimane precedenti. E allora perché no, cominciamo! In casa Fiorentina si respira un'aria neutra. Non c'è troppa allegria, né troppo pessimismo, che non può (per ora) essere egemone con due figure come Rocco Commisso e Joe Barone. Nonostante ciò i primi allarmi sono arrivati, perché se è vero che Commisso si è preso Firenze con semplicità (sia di fatto, sia umana) è altresì vero che il tycoon ha preso coscienza della complicata situazione burocratica italiana nel caso dello stadio. È arrivata una svolta epocale con l'acquisto dei terreni di Bagno a Ripoli per la costruzione del più grande centro sportivo d'Italia, qualcosa mai visto e sentito prima a Firenze. Bastano i fatti a convincere questa città, che delle promesse gode fino ad un certo punto e Commisso lo ha capito. Ha detto che Chiesa sarebbe rimasto e così è stato, a prescindere da quello che il ragazzo deciderà di fare nei giorni a venire. Scelta criticabile? Certo, come tutte, ma quando si arriva alla vetta di una nuova società, quando si diventa dei personaggi pubblici dall'importanza simile a quella di un sindaco, allora la propria posizione va legittimata con un sincero atto di forza, a parte i risvolti che questo potrebbe avere poi.
Rimane il rapporto Commisso-tifosi. C'è chi ha definito "stucchevole" la mania dei selfie col presidente e Joe Barone. Effettivamente fa effetto vedere masse di persone che si lanciano addosso ai numeri 1 e 2 della Fiorentina, ma se questi, con calma olimpica, si fermano e sopportano, prendono bambini in braccio e abbracciano tutti, cosa può esserci di stucchevole? Se Joe Barone partecipa ad ogni singolo evento che riguardi la Fiorentina e viene assalito dai suoi sostenitori, cosa c'è di strano? Niente, assolutamente niente. È la folle normalità di una piazza da anni abituata alla calma piatta e al silenzio, all'inesistenza dei dirigenti, alcuni dei quali comparsi 3 volte scarse davanti ai microfoni dei media in 15-16 anni. Quello sì che era stucchevole. Ora Firenze sorride, anche se le cose non brillano del tutto. Ciò accade perché c'è speranza, c'è una personalità che si esprime e si assume le proprie responsabilità. Ci sarà sempre chi critica l'allenatore, chi il portiere, chi il "bidone". Ci sarà anche la sconfitta pesante, ma finché le basi saranno solide, niente sarà impossibile.
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