Gianluca Petrachi, ex DS di Torino e Roma, è tornato a parlare insieme a Stefano Borghi di DAZN, nel suo canale YouTube. Queste le sue parole: "Mi sento un po’ un leone in gabbia in questo momento. Soprattutto perché mi è stata tolta la possibiltà di fare qualcosa di importante, ossia continuare il progetto dello scorso giugno. Oggi infatti si stanno vedendo i frutti della mole di lavoro fatta lo scorso anno, per questo c’è delusione e amarezza. Ora però sono pronto per riprendermi e fare qualcosa di importante. Il ruolo del direttore sportivo? Qualcuno inserisce il DS solo perché deve comparire per organigramma, ma non è effettivamente operativo. Chi conosce il calcio e il mercato conosce questo tipo di situazioni. Abbiamo quindi alcune società dove c’è un direttore sportivo che si prende delle responsabilità e che decide ed altre in cui subentrano degli agenti, degli intermediari, degli amici del presidente e così via. Questo è un cattivo costume che prevale soprattutto nel nostro calcio. E’ un ruolo delicato dove sei sempre in prima linea e dove ti prendi le responsabilità, ma per le questioni di campo non ho mai detto a un allenatore quale calciatore far giocare o con quale modulo far scendere in campo la squadra. Mi piacerebbe un presidente che capisce di calcio come Percassi, più costruttivo e più esigente proprio perché è un uomo di campo. Amo un calcio offensivo, dove a prescindere dall’avversario imponi il tuo gioco e per questo dico sempre di diffidare quando vedi squadre dove il portiere non sa che fare. E’ l’indice che lì non c’è una grande idea di calcio. Per questo vorrei un tecnico che allena così, credo che stimolerebbe di più anche i suoi uomini".    
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