La calciatrice delle Women's Louse Quinn si racconta ai microfoni ufficiali del club. Questo il suo racconto:
"Lasciare l'Irlanda per andare in Svezia è stato un passo importante per me. Se penso ai miei primi giorni nei diversi posti in cui sono stata, sono stati tutti diversi tra loro. Se penso a quello in Svezia mi ricordo che c'era zero gradi e circa un metro di neve fuori. Io ero in hotel e, mentre guardavo fuori dalla finestra, mi dicevo: 'Ma dove sono finita? Cosa stavo facendo?' In quelli qui a Firenze invece c'erano 35 gradi e guardando fuori mi dicevo: 'Cosa ci fa questa ragazza irlandese a Firenze? Non lo so (ride, ndr)'. Quando i miei mi chiamano mi chiedono sempre del cibo, del tempo e ovviamente del calcio, ma su questo sono ben informati visto che si guardano sempre le partite. Dopo ogni gara mia mamma mi manda sempre un messaggio in cui mi dice le sue impressioni sul match, che sia un complimento o un rimprovero. Futuro? Domanda difficile. Anche mia mamma me lo chiede visto che vorrebbe sapere cosa vorrei fare dopo il calcio, però penso che rimarrò comunque nel mondo dello sport. Vorrei dare il mio contributo al mondo dello sport soprattutto in Irlanda visto che ho creato una campagna chiamata 2020 che si occupa di aumentare a partecipazione e la copertura mediatica del calcio femminile. Altrimenti altre opzioni possono essere fare terapia sportiva o entrare nel giornalismo sportivo considerato che ogni tanto sono stata chiamata anche come opinionista, insomma sto provando a fare diverse cose".
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