COMMISSO: “Non so neanche se questa stagione verrà conclusa. Adesso la priorità è la salute. Sul futuro di Chiesa e sulla questione stadio..”
Il patron della Fiorentina Rocco Commisso ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Rai GR Parlamento:
Sulla raccolta fondi per l’emergenza sanitaria: “Abbiamo iniziato il 17 marzo con la raccolta fondi e ora siamo arrivati oltre i 700.000 euro raccolti è la raccolta fondi più importante di Toscana ma anche dell’America. Abbiamo oltre duemila donatori, molti dall’Italia. Gli ospedali hanno già comprato 5 respiratori e altre strumenti utili. Noi della fiorentina abbiamo avuto 12 casi per fortuna ora nessuno è in ospedale. Non possiamo ripartire ad allenarci, la situazione non è finita non sappiamo quando si arriverà a zero casi in tutta Italia. Speriamo il virus non arrivi al sud in maniera forte perché li le strutture sono meno preparate”.
Sul taglio agli stipendi: “Quello che ha fatto la Juventus è una buona iniziativa anche noi stiamo studiando una cosa del genere per aiutare la fiorentina. Quello fatto dai bianconeri deve essere da esempio sia per noi che per gli altri. La cosa buona di questa emergenza è che ognuno si è riavvicinato alla sua squadra ai suoi compagnie io credo che la Fiorentina si sia fatta umanamente più forte, ora ci vorrà tempo per ricominciare , se si può ricominciare perché c’è una grande possibilità che questo campionato non si giochi più.”
Sul futuro del calcio in Italia anche economicamente: “Ai tifosi voglio dire che dietro la Fiorentina c’è una grande azienda che si chiama Mediacom e che non ha aspetti negativi economicamente. La forza del club nasce dalla Mediacom, non è vero che tutte le aziende del calcio in Italia andranno bene perché non tutti hanno questa forza. Siamo in ritardo con gli stadi rispetto a quanto vedo sia negli USA che nel resto d’Europa. Spero che con questa crisi l’Italia ci possa aiutare a far crescere il movimento con investimenti sulle strutture che noi vogliamo fare.”
Suol nome del nuovo stadio: “Non ho in mente nessun nome per lo stadio, siamo distanti, ho incontrato la burocrazia ma siamo lontani. Le leggi italiane le accetto ma si possono cambiare, solo quelle di Dio non si cambiano. Noi della Fiorentina siamo in prima linea con altri club per ottenere nuove strutture”.
Sul futuro di Chiesa: “Vediamo, ora io parlo con dottori, non sono in grado di parlare con tutti. Vediamo perché per fare questi contratti ci dobbiamo vedere in qualche posto e ora non è possibile. I tempi sono rimandati a quando ci sarà l'opportunità di vedersi e rinnovare i contratti. La Fiorentina deve essere una squadra dove se arriva un giocatore vuole restarci, come accade alla Juventus. Spero possa accadere con tutti i giocatori che verranno.”
Sulla finestra più lunga di calciomercato: “Vediamo sul calciomercato, ora la prima cosa è la salute e aiutare la prima linea medica in Italia, le altre cose vengono dopo. Ora dobbiamo ringraziare medici e dottori, spero in Calabria, che è il mio paese, vada tutto bene”.
Sulla sua usanza di andare a giro con i pattini in Calabria: “Il mio primo regalo nel 1958 furono i pattini a rotelle ci andavo a giro con il cappello da Cowbboy”.
Sulla trattativa di acquisto del club: “Abbiamo iniziato a pensare di prendere un club in Italia nel 2016, inizialmente abbiamo pensato al Milan ma chiedevano troppo. Con la Fiorentina nel 2019 in due settimane abbiamo chiuso con i Della Valle. Anche Roma e Sampdoria ora sono in trattava per la cessione della squadra, noi della fiorentina siamo un esempio perchè abbiamo fatto tutto in due settimane”.
Sull’importanza di velocizzare la questione stadio: “Io vorrei velocizzare la questione stadio per due motivi, il primo per permettere a chi arriva nel calcio italiano di poter investire e il secondo per il calcio italiano stesso che non ha stadi adeguati ai tempi. In Italia ci sono treni moderni ma stadi vecchi bisogna avere tutto alla pari con i tempi, non si possono avere ad esempio macchine vecchie oggi”.
Su un sogno per il futuro con la sua Fiorentina: “L’obbiettivo l’ho detto dal primo giorno, quest’anno si sapeva sarebbe stato di transizione, speriamo che il 20/21 possa essere un’annata per aspirare ai primi posti della classifica. Ovviamente non posso garantire lo scudetto, ma c’è un’aspirazione che è principalmente quello di andare in Europa”.
Un messaggio all’Italia: “Io mi sento ancora Italiano, spero che il peggio sia passato e che tutto da adesso vada a migliorare questo lo spero per la salute di tuti i cittadini”.
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