Urbano Cairo, presidente del Torino, è intervenuto a Radio Sportiva per parlare della cessione della società.

La parola a Cairo

Red Bull li ho incontrati il primo di luglio, mi hanno voluto conoscere per diventare sponsor e così è stato. Da allora non li ho più incontrati. Per quanto riguarda Pif non li conosco neppure. Non c’è stato alcun tipo di contatto, sono tutte cose inventate. C’è forse la volontà di diffondere qualche notizia falsa per destabilizzare l’ambiente, ma non ci curiamo di queste cose. I tifosi sono fondamentali il grande aiuto e sostegno ricevuto in passato è stato decisivo. Alcuni tifosi possono essere contro di me, può succedere, ma se tifi Toro è importante appoggiare la squadra e le cose potrebbero essere più positive. Non vendo il Toro, ma non voglio rimanerci a vita. Ho versato 10 milioni di euro per partire con il Torino che era in procinto di fallire. Mi sono gettato nella mischia, spinto anche da mia madre che era una grandissima tifosa. Se qualcuno più ricco di me si farà avanti, sono pronto ad ascoltare le proposte.

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Sulle contestazioni dei tifosi

Ho fatto fare il sondaggio in cui è emerso che la maggior parte dei tifosi è dalla mia parte. Nella mia vita ho sempre avuto tanta ambizione. La stessa che ho con il Torino. Poi ci sono delle difficoltà oggettive, come competere contro squadre che hanno il fatturato di quattro volte superiore al nostro. Mi ricordo anche com’era il Torino, la gente diceva che voleva stare costantemente in serie A e sono 13 anni che ci siamo, con estrema regolarità. Il desiderata della gente è stato soddisfatto, poi ovviamente si può fare di meglio, anche se in tanti hanno fatto peggio.

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