MINISTRO SPERANZA: “Con 400 morti al giorno il calcio non può essere la nostra priorità”
Il ministro della Salute, Roberto Speranza ha parlato a Radio Capital del futuro del mondo del pallone in tempi di Coronavirus: "Sono un grande appassionato di calcio ma con più di 400 morti al giorno con sincerità è l'ultimo problema di cui possiamo occuparci. Viene prima la vita delle persone. Le priorità del Paese oggi sono altre. Lavoreremo perché a un certo punto si possa riprendere la vita normale”. Per quanto riguarda invece la fase 2 sottolinea: “Voglio essere chiaro: la battaglia non è vinta. Abbiamo tutti deciso delle norme perché attorno al 4 maggio si costruisca la fase 2, mi auguro che il prima possibile si possano incontrare le parti sociali per definire il documento che ci ha aiutato ad avere sicurezza sul lavoro”.
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