C'è poco tempo per celebrare la prodezza di Vlahovic che ha regalato un punto insperato. Arriva la Roma di Fonseca e di Florenzi, obiettivo di mercato.

La prima delle due sfide da bollino rosso è passata. Un punto, arrivato in modo rocambolesco e spettacolare ma non per questo demeritato. Un punto che muove la classifica dopo troppe giornate negative. L'Inter poteva chiudere la pratica con Lukaku ma la Fiorentina ha mostrato quella voglia che - non è dato sapere perché - non era scesa in campo nelle sfide con formazioni meno blasonate. Resta il fatto che il punto è frutto di una prodezza personale. Qualcosa di anni luce distante da un gioco pensato e corale. Ogni cross è stato respinto dai difensori nerazzurri, mai la Fiorentina è riuscita a calciare da dentro l'area: questi dovrebbero essere motivi di riflessione. La Roma è alle porte. Non c'è nemmeno il tempo per rifiatare - non è detto sia del tutto negativo - e venerdì arriva la Roma di Fonseca. I giallorossi, reduci dalla vittoria contro la SPAL, ritrovano pedine importanti nello scacchiere tattico: è il caso di due difensori quali Smalling e di Mancini, rimpianto viola. Intrecci di mercato. Fiorentina-Roma non si esaurisce nei 90 minuti di gioco. Nell'ultima sessione di mercato è stato Veretout a cambiare casacca passando ai giallorossi dopo due stagioni in riva d'Arno, adesso potrebbe toccare al capitano Florenzi. In direzione opposta. Quel ragazzo che quando segnava mandava i baci alla nonna è finito sempre più ai margini della squadra tanto da meditare l'addio. Anche nel mercato di riparazione. Sembra esserci l'assenso del giocatore al passaggio in prestito alla Fiorentina ma nelle ultime ore trapela che la Roma stia vagliando a fondo la situazione. L'ingaggio è pesante da sostenere (3 milioni) ma il suo cuore giallorosso è indubbio. Per la Fiorentina, data la sua duttilità, sarebbe un innesto ottimale.  
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