Foto di Giacomo Morini ©
Foto di Giacomo Morini ©

Domani sera la ventesima giornata della Serie A offre un big match ad alta classifica dove si affrontano Milan e Roma. Stefano Pioli, tecnico dei rossoneri, ha parlato alla vigilia del match presentando la sfida.

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Queste le parole del tecnico

Se il centrocampo deve captare il pericolo

"È un discorso importante. Tutta la squadra deve farlo. Può arrivare in ogni momento e situazione se un giocatore non fa ciò che deve fare in quel momento. Ogni pallone è decisivo per vincere e per non vincere".

Differenza di 10 punti tra Milan e Roma

"La classifica non entra in campo. Ogni partita è aperta e combattuta. Non entriamo pensando di essere più forti, dobbiamo dimostrarlo".

39 punti, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto

"Mezzo vuoto perché dopo la partenza avuta abbiamo avuto il momento di calo di un mese. Possiamo farne più di 39".

Come si sente nella situazione frustrante di tornare indietro ogni volta quando sembra di aver risolto

"Non sono infastidito o preoccupato dalle critiche. Ho sempre avuto fiducia nei giocatori e mi sono concentrato dal primo giorno. Siamo un grande club, grandi aspettative e se i risultati non arrivano ci sono le critiche. Non mi toglie nulla. Stiamo lavorando per migliorare".

Le condizioni della squadra?

"Fisicamente bene, abbiamo ottimi dati. Gli stessi dati dell'Atalanta e di solito loro sono tra i migliori. Non è questo il periodo in cui si possono accusare dei cali fisici. Tante volte si dà importanza all'aspetto fisico".

Se si è dato una spiegazione e se si può allenare la difficoltà emotiva

"Non ho mai visto crollare la squadra. L'anno scorso sì in questo periodo mentalmente, ma ci sono situazioni che dobbiamo migliorare. Se pensiamo all'ultima partita, non possiamo prendere gol su calcio d'inizio dopo aver segnato".

Se rimettere i giocatori nel proprio ruolo può servire per ritrovare certezze "Credo di aver sempre messo i giocatori nel proprio ruolo. Poi in base alle caratteristiche si può variare. Mi dispiace prendere gol in superiorità numerica, nell'uno contro uno ci sta, così no".

Terracciano può giocare a centrocampo?

"Al momento sta giocando solo sulla fascia da terzino, vedremo in futuro. Ha grandi mezzi fisici e tecnici. Disponibile a giocare in tanti ruoli, ma al momento l'ho messo in posizione esterna".

Perché il Milan può o perché non può lottare per lo Scudetto

"In questo momento dobbiamo avere l'obiettivo di riprenderci subito. Nei confronti dei nostri tifosi. Dobbiamo fare di tutto per vincere la partita di domani. Dentro di noi dobbiamo avere l'ambizione di essere una squadra che può vincere. Nelle ultime partite abbiamo avuto un buon ritmo, solo Inter e Juventus hanno fatto un punto in più. Dobbiamo accelerare tanto, se vogliamo. Gli scontri diretti saranno tra quattro mesi. Dobbiamo correre velocemente. Poi se correranno molto veloce anche gli altri arriveremo terzi... Ci sono tante cose da fare".

Su Simic

"Per le posizioni prese mi sembrava più adatto Kjaer in posizione centrale di difesa. Mi sembra esagerato dire che Simic è uscito dai radar, è giovane e viene preso in considerazione".

Sull'esigenza di un altro difensore 

"No, la società sta lavorando per colmare questa necessità. Arrivato Gabbia, arrivato Terracciano, ma manca ancora uno".

Difficoltà negli scontri diretti

"Non è un caso. Negli scontri diretti devi mantenere un livello alto, altrimenti avendo contro stessi valori, se scendi di livello perdi. Poi bisogna analizzare tutte le partite, ma non abbiamo avuto grandi risultati".

Ha sentito la proprietà

"Non l'ho sentita, sento sempre i dirigenti. La presenza è sempre uno stimolo positivo. In questo momento nessuno può essere soddisfatto della stagione".

Cosa vuole cambiare

"Sono rimaste due competizioni. Avremo quattro settimane pulite del campionato. Il nostro numero più negativo sono i gol subiti. Non dipende dai singoli, è la squadra che deve essere più attenta e concentrata. Siamo il miglior attacco, ma solo la sesta miglior difesa. Se tutti lavoriamo meglio, possiamo ottenere risultati migliori".

POI LE PAROLE  SU MOURINHO

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Su Mourinho da imbattuto

"Non sono mai scontri tra allenatori, sono scontri tra squadre che mettono in campo le proprie idee. Giocare con la Roma non è mai semplice, concede pochi spazi, hanno giocatori che sanno trovare la giocare".

Sulle parole di Rocchi

"Sono d'accordo con Rocchi, una persona che stimo tanto. Tutti noi addetti ai lavori dobbiamo abbassare i toni. Serve rispetto e se qualcuno sbaglia deve essere punito. D'altra parte chiedo uniformità e coerenza, solo questo".

Sulle parole di Mourinho

"È un top, è intelligente, furbo e scaltro. Prima di certe partite esalta sempre gli avversari".

Se c'è l'idea di riportare Theo Hernandez a sinistra

"Credo abbia fatto bene quella posizione, è stato efficace in entrambe le fasi. Anche l'altra sera ha fatto assist. Vedrò che scelte fare per domani".

Se c'è stato un confronto

"Sì e mi è sembrato efficace su cosa vogliamo fare. Abbiamo obiettivi chiari. Abbiamo subito un'altra delusione, ma dobbiamo trasformarla in energia e determinazione per riscattarci immediatamente".

Cosa fare, guardare avanti, indietro o solo se stessi

"Abbiamo un obiettivo preciso, migliorare il girone d'andata. Sicuramente garantisce il terzo posto questo, se vuoi ambire a di più, devi migliorare tanto".

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