Perché Cutrone se c’è già Vlhaovic?
Nel mare di incertezze di questo periodo della Fiorentina, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di attaccante, c’è una certezza chiamata Dusan Vlahovic.
Il talento Serbo ex Partizan, ha chiuso alla grande il 2019 dopo un inizio in sordina, anche se, già con le doppiette sia in Coppa Italia al Monza che in Serie A al Cagliari si era incominciato ad intravedere il suo talento, è stato con il gol superlativo segnato contro l’Inter e la prova da migliore in campo messa in atto contro la Roma che Vlahovic è riuscito ad andare alla ribalta proprio nelle ultime fasi di questo inizio di stagione. Dusan ha tutto per poter sfondare ad alti livelli, come detto anche dall’ex allenatore viola Vincenzo Montella, è sia tecnicamente molto dotatao, sa infatti trattare la palla come pochi attaccanti sanno fare, soprattutto col suo mancino pregiato, ma anche fisicamente molto forte, caratteristica questa che gli permette di essere molto avvantaggiato nella protezione della palla e nel gioco aereo. Insomma rappresenta il prototipo dell’attaccante moderno, ed è certamente uno dei pezzi pregiati della rosa della Fiorentina. Adesso con l’avvento in panchina di Iachini starà allo stesso giocatore continuare a dimostrare di valere quella maglia da titolare che, era riuscito a conquistarsi nell’ultima gara dell’anno contro la Roma, anche se ovviamente le voci, come detto, di possibili arrivi in attacco metteranno ulteriore pressione su un ragazzo che, per il potenziale descritto in precedenza, dovrà essere ben protetto ed aiutato sia dall’allenatore che dalla società.
Per quanto mi riguarda se la dirigenza viola ha intenzione di rinforzare l’attacco piuttosto che andare su un ulteriore innesto giovane ( si parla di Cutrone) è bene guardarsi attorno alla ricerca di esperienza e certezza in zona gol, cose che ovviamente ancora Vlahovic non è in grado di garantire, perché sennò tanto vale tenersi Dusan e dargli fiducia, senza però commettere l’errore di bruciarlo.
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