(CREDITI ACF FIORENTINA)
Rolando Mandragora

Intervenuto a FanPage.it, Rolando Mandragora ha detto la sua sul momento che sta attraversando la sua Fiorentina e sulle ambizioni di questo rovente finale di stagione: 

 Mandragora racconta il momento in casa Fiorentina

Tirare le somme adesso è difficile ma, per ora, la reputo positiva. Ho avuto uno stop che mi ha rotto un pochino le scatole nei primi mesi ma dopo aver ritrovato la condizione sono riuscito a mettere le mie qualità a disposizione della squadra. Di questo sono molto contento ed è chiaro che dobbiamo continuare con questo tipo di prestazioni, sia a livello personale mio che di squadra.

Fiorentina (crediti https://www.facebook.com/ACFFiorentina)
Fiorentina (crediti https://www.facebook.com/ACFFiorentina)

Sulle critiche degli ultimi mesi

Noi sappiamo che la piazza è molto esigente e che ci vuole un gran bene, perché se uno chiede molto vuol dire che ti vuole bene: questo per noi è un aspetto fondamentale che ci ricordiamo sempre nello spogliatoio e noi cerchiamo di ricambiare sul campo con le nostre prestazioni lasciando perdere altre modalità che non servono e non aiuterebbero l’ambiente. Per me è una stagione da squadra importante e l’ultima vittoria ci ha permesso di aggrapparci al treno Champions ma non ho mai pensato ad un obiettivo perché bisogna avere una mentalità vincente per andare oltre i limiti giorno dopo giorno. Senza fare troppi proclami e cercando di ottenere traguardi importanti. Lavoriamo per quello, siamo ai quarti di Conference ed è una coppa a cui diamo molta importanza: dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo. Quando ci sono state delle critiche le abbiamo accettate, soprattutto quando abbiamo fatto male con avversari che potevano essere più alla portata: è giusto che ci sia la critica e fa parte del nostro lavoro, però che sia giusta e costruttiva e ci permetta di lavorare nel modo corretto.

Sul ruolo che preferisce in mezzo al campo

Quando giochiamo a tre, per come la vedo io, riusciamo a coprire meglio il campo e avere due centrocampisti vicini mi permette di palleggiare meglio ma, allo stesso tempo, di potermi inserire in zona gol con più libertà. Chiaramente quando si gioca a due abbia richieste diverse ma le facciamo ugualmente però a tre mi sto trovando bene.

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