Polverosi: "Se la difesa a quattro funzionava, perché con il Napoli tornare a tre?"
Il giornalista del Corriere dello Sport ha analizzato il calo dei viola in queste ultime partite

Alberto Polverosi, giornalista del Corriere dello Sport, ha analizzato il calo di rendimento della Fiorentina in queste ultime partite di campionato.
Bene con la difesa a quattro…perché cambiare contro il Napoli?
“Palladino aveva rimesso in sesto la squadra passando dalla difesa a tre alla difesa a quattro, questo dicono i risultati e il gioco. Perché allora cambiare di nuovo, tornando alla difesa a tre, contro una squadra che giocava sì sui corridoi esterni (anche se mancavano le due ali più forti insieme a Neres, ovvero Kvratskhelia e Politano), ma che aveva una sola punta centrale (Lukaku), peraltro ben marcata da Comuzzo. Bastavano due difensori centrali.

Chi ha fatto male con gli azzurri a causa della difesa a tre
[…] Non solo, la conseguenza della difesa a tre ha spinto fuori partita Dodo, il miglior giocatore viola di questa stagione dopo Kean: costretto ad allungare la sua corsa, ha perso le misure. E ancora: costringendo Beltran (acquistato, ricordiamoci, come centravanti) a marcare a uomo Lobotka come fosse un mediano, gli è stato tolto il suo vero gioco, rifinire e attaccare. […] Per recuperare l’equilibrio perso a centrocampo si potrebbe provare con Mandragora, ma Palladino, come era accaduto all’inizio della stagione con la difesa a tre che non funzionava, va dritto per la sua strada”.