Rubino: "L'esordio a Genova? Ancora non ci credo. La maglia viola è passione, vita"
Il giovane attaccante della Primavera viola spesso convocato anche in prima squadra Tommaso Rubino si è raccontato ai microfoni de La Nazione

Il giovane attaccante classe 2006 Tommaso Rubino, elemento della Primavera viola guidata dal tecnico Daniele Galloppa ma spesso chiamato anche in prima squadra da Raffaele Palladino, si è raccontato in un'intervista concessa ai microfoni de La Nazione, dove ha parlato del suo percorso nelle giovanili e dell'esordio in Serie A con la Fiorentina avvenuto quest'anno nella gara col Genoa all'andata. Di seguito le sue parole.

L'esordio a Genova
Non ci credo ancora. Appena il mister mi disse di entrare, mi sentii ghiacciare ma poi azzerato le emozioni e ho dato tutto. Ringrazierò per sempre mister Palladino per quell’opportunità: è una persona unica, che mi ha fatto migliorare tanto
Il primato in classifica con la Primavera
A Roma l’ho decisa io ma dietro c’è stato un lavoro di squadra impressionante. È un primato meritato perché ci sono stati momenti in stagione in cui potevamo cadere ma siamo sempre rimasti uniti. Adesso che però siamo in testa avremo più pressioni
In Curva tra i tifosi con Martinelli e Harder
Ci andavo fino all’anno scorso ma con Martinelli e Harder abbiamo già deciso che appena ci sarà occasione ci torneremo: troppo bello stare in quella bolgia
Il legame con la maglia viola
È passione, vita. E per questo devo dire grazie a mio nonno, che anche quando vivevo a Novara (dove giocava il padre Raffaele, ndr) mi ha sempre trasmesso il suo amore per questi colori. E infatti quando sono tornato a vivere qui, ho iniziato ad andare allo stadio, in Fiesole
La gara che porta nel cuore
Vi stupirò: dico l’ultimo match al Franchi con l’Inter, che ho visto dalla panchina: ho vissuto un’emozione che poche altre volte in vita mia ho provato