Rocco Commisso ha parlato così nel corso di 30esimo minuto a Toscana TV": "Io vivo in New jersey, siamo in casa da metà marzo con la mia famiglia. Esco una volta alla settimana per fare la spesa. Io preoccupato? Non ho mai vista una cosa simile in vita mia, a New York abbiamo visto l'11 settembre. Fortunatamente per noi la vita va avanti, in a Mediacom abbiamo 400.000 dipendenti in tutta l'America. Un terzo della gente lavora fuori da casa lavorando. L'economia sarà messa male nei prossimi anni, per come la vedo io. Spero che tutto andrà bene, ma non sono ottimista al 100%. Cosa mi manca di più? Mi manca la vita di tutti i giorni. Io voglio venire a Firenze il prima possibile, speriamo che il calcio ricominci. Ma con i contagiati siamo ancora a livelli alti, soprattutto in USA. Cose negative e positive del mio percorso? Certe volte le cose vanno bene, altre male. Io ero preparato ad affrontare anche cose negative, quindi andando avanti ce la faremo. Non dimentico mai l'accoglienza di Firenze. I tifosi ci sono sempre e io ho il dovere di accontentarli. Voglio creare una Fiorentina forte. Ripartenza? Penso sia importantissimo, ma prima viene la salute. Noi presidenti siamo nel mezzo dello schieramento, non per forza dalla parte di Lotito, ma nemmeno da quella degli altri. Sappiamo che dobbiamo ripartire, ma con le dovute precauzioni. La nostra intenzione è quella di ricominciare a fine maggio. Situazione economica della Fiorentina? Noi non siamo ai livelli di coloro che spendono milioni di euro per un giocatore. Abbiamo la responsabilità di portare avanti un'azienda pensando al presente e anche al futuro. Avere un'azienda solida come Mediacom mi ha aiutato. Dobbiamo ricominciare con obiettivi più alti. Firenze? È stato un colpo di fulmine, come con mia moglie, con la quale sto da 46 anni. Centro sportivo? Io ho parlato spesso della burocrazia italiana troppo lunga, ma quanto ho controllato il progetto per i terreni in due tre settimane abbiamo fatto tutto. Da quando a marzo è arrivato il virus, non si può lavorare. Forse ci sarà un ritardo di due mesi, ma a fine 2021 il centro sportivo più grande d'Italia sarà pronto. Lo stadio? Abbiamo iniziato con le varie opzioni del Franchi e della Mercafir. Al soprintendente non è piaciuta la questione dell'abbattimento delle curve. la Mercafir mi ha deluso per la situazione del bando. Non me la prendo con Nardella, ma con le leggi italiane. Poi sono spuntate fuori nuove tasse. Noi non parteciperemo al bando, poi si vedrà. La situazione dovrà essere di giovamento per tutti, per noi e per il comune di Firenze. I grandi club d'Europa hanno successo perché lo stadio porta ricavi, senza questi non possiamo comprare i giocatori. Io anticipare soldi per la squadra anche senza ricavi? Come si può competere con squadre che hanno ricavi nettamente superiori ai nostri. È impossibile. Ho bisogno di tempo, ma prendo esempio dai club che vincono e si possono permettere di spendere. Chiesa e Castrovilli? Gaetano resta di sicuro, Federico non ha chiesto la cessione. Se vuole restare, bene, altrimenti considereremo le offerte. Il calcio storico? Mi è piaciuto, perché il calcio è stato inventato a Firenze, non in Inghilterra. Questo non lo sapevo prima di essere fatto Magnifico Messere, è stato un onore".
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