Gudmundsson dove sei? Rendimento insoddisfacente e tanta difficoltà
La Fiorentina ha avuto parecchie difficoltà contro il Celje, nonostante il passaggio del turno in semifinale

Con fatica la Fiorentina ha conquistato la semifinale. Tra le varie difficoltà, le più evidenti erano il poco movimento nella costruzione del gioco e nel reparto offensivo: Gudmundsson.
Difficoltà nel costruire il gioco: nessuno si muoveva
Contava il risultato, contava la qualificazione e magari contro formazioni più dotate come il Betis Siviglia, che l’aspetta in semifinale, la Fiorentina potrà dare di più, potrà trovare quegli spazi che in partite come questa fatica a conquistare. C’erano due tipi di inciampi nella costruzione del gioco. Il primo riguardava il collettivo: quando Comuzzo alzava la testa per dare il via alla manovra, davanti a sé non c’era movimento, tutti aspettavano la palla sul piede.

Gudmundsson: periodo insoddisfacente
Il secondo era legato a Gudmundsson, il giocatore che dovrebbe accendere il gioco della Fiorentina, renderlo più fantasioso, più incisivo e più sorprendente. L’islandese è appannato, il suo rendimento in questo periodo è insoddisfacente, ma c’è un aspetto in questa sua difficoltà difficile da comprendere: perché anche ieri tornava sempre dietro a prendere la palla dai piedi dei centrocampisti? Non ce n’è bisogno, la Fiorentina ha già due ottimi costruttori come Fagioli e Cataldi, anche se stavolta nessuno dei due ha incantato. Perché non sta più vicino a Kean? È in quella zona che, con una giocata, può dare alla squadra il colpo di genio, a metà campo non serve. Fonte il Corriere dello Sport.