Il prof Giovanni Brignardello, capo dei preparatori atletici dell’Udinese, ha parlato così al Corriere dello Sport sulla ripresa atletica dei calciatori. Ecco una parte dell'intervista:
Professore, che scenario credibile aspetta le squadre quando riprenderanno ad allenarsi?  «Le faccio un esempio: all’inizio sarà come allenarsi per il salto con l’asta facendo corsa, trazioni e atterraggi su un materasso. Svolgendo cioè tutte le componenti specifiche del salto, ma senza saltare - per davvero - con l’asta». Allenamenti di calcio simulato. «Nello scenario che si prospetta non ci alleneremo a giocare a calcio, ma estrapoleremo situazioni di tipo atletico o tecnico rispettando il distanziamento, evitando il contatto fisico, dividendo in piccoli gruppi o addirittura individualmente il lavoro, annullando di fatto tutte le esercitazioni che vanno nella direzione del gioco: cioè il possesso, le partite a campo ridotto, le situazioni difesa contro attacco. E’ sbagliato concentrarsi solo sull’aspetto fisico del calciatore, su come risponderanno i suoi muscoli». Perché? «Perché negli anni abbiamo imparato ad allenare i calciatori con una serie di movimenti ad alta intensità finalizzati ad un obiettivo di gioco, che però - stando a quanto sento - almeno inizialmente verrà a mancare».
LA FASE DUE
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