PRADE', Il resoconto del suo biennio viola tra acquisti sbagliati e oggetti misteriosi
Il DS romano, al suo secondo mandato, non ha saputo ripetere le scelte della sua prima esperienza. Questi alcuni dei suoi acquisti più deludenti:
Ritornato nell'estate 2019 in pompa magna insieme a una nuova proprietà, il direttore sportivo Daniele Pradè è stato riaccolto a Firenze con grande entusiasmo da stampa e tifosi, considerati i quattro anni nei quali lui e Macia costruirono una Fiorentina spettacolare, che oltre a classificarsi quarta per tre anni di fila raggiunse pure la finale di Coppa Italia e la semifinale di Europa League. Il DS romano ritrovò pure il tecnico di quegli anni, ovvero Vincenzo Montella, ritornato in riva all'Arno un paio di mesi prima di lui.
Il primo acquisto della sua 'seconda' gestione fu il terzino Pol Lirola. Lo spagnolo, prelevato insieme al compagno Boateng, arrivò dal Sassuolo in prestito con diritto di riscatto a 13 milioni di euro, e fu venduto un anno e mezzo dopo con la stessa formula al Marsiglia. Dopo di che in quell'estate arrivò anche Erick Pulgar, preso dal Bologna per 10 milioni. Il cileno, calci da fermo a parte, purtroppo non ha mai convinto a pieno il popolo viola. Altro caso simile a Lirola è quello riguardante Alfred Duncan, arrivato a gennaio 2020 dal Sassuolo per 17 milioni e rivenduto dopo un anno al Cagliari a 12, causando pure una piccola minusvalenza. Nello stesso periodo arrivò anche Christian Kouamè, preso da infortunato dal Genoa per 11 milioni, attualmente relegato a vice-Vlahovic. Gli altri acquisti deludenti di quella stagione furono il brasiliano Pedro, ritornato dopo mezza stagione in Brasile dove è molto quotato, e Patrick Cutrone, rispedito dopo un anno in Inghilterra.
Nella seconda stagione, dopo la cessione di Chiesa alla Juventus, ad approdare in riva all'Arno è l'esterno Josè Maria Callejon, arrivato da svincolato dopo 7 anni di Napoli. Lo spagnolo è stato poco chiamato in causa sia da Iachini che da Prandelli per colpa del modulo di gioco poco congeniale alle sue caratteristiche, dunque resta ancora oggi un oggetto misterioso, così come Aleksandr Kokorin, arrivato poco più di due mesi fa ma non ancora pervenuto sul campo a causa di qualche acciacco fisico. Stessa sorte per il terzino Antonio Barreca, che dopo l'ottima esperienza al Torino non si è più ripetuto nelle diverse squadre in cui ha giocato.
Constatati molti degli acquisti di tutto il biennio, la prime cosa che risalta è l'eccessivo prezzo che la società ha speso per i giocatori, facendo anche compiere in diversi casi delle minusvalenze alla società. Adesso che il contratto del DS è in scadenza, molti tifosi si auspicano un cambio di rotta, cercando una figura che investa meglio il budget della società e che non si aggrappi a calciatori infortunati/in cerca di rilancio o a minestre riscaldate; Badelj e Borja Valero insegnano...