Serve un intervento del direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, per far capire che fare i tamponi ogni giorno agli atleti non è etico visto che non sono stati fatti nemmeno per il personale sanitario per non parlare delle Rsa. Avranno inteso? Pia illusione. Del resto il mondo del calcio vive nella sua torre eburnea salvo essere comunque colpito dal Coronavirus. Ripartire: è un imperativo categorico! E dunque: campionato sì ma sotto il Rubicone. E poi un rientro in campo scaglionato come abili legionari: prima A, poi B, infine C. Il tutto previ screening e test sierologici ai giocatori. Niente di grave o serio: è solo l'uscita di oggi. Il novello Cesare, presidente della FIGC, Gabriele Gravina ribadisce che la stagione dev'essere conclusa: "c'è tempo" spiega ma il dado sembra tratto da tempo. Anche dentro il mondo del calcio crescono le voci critiche. Ugualmente negli altri sport ci sono coloro che non si capacitano di questa discutibile alterità. Forse il calcio italiano si sente altro e superiore e in una situazione come questa ha perso la sua centralità. Perché in fin dei conti ci sono cose ben più importanti del pallone. In questo momento drammatico è mancata una penna preziosa, Alessandro Rialti (a proposito si lavora per intitolargli la tribuna stampa del Franchi). Il suo popolo del Bar Marisa gli ha dedicato un cartello che ben sintetizza il momento del calcio e lo sconcerto del tifoso medio: "Ciccio la tua voce contro la schizofrenia del calcio". Foto - manifesto per Alessandro Rialti
COMMISSO: “Castrovilli rimarrà sicuramente a Firenze. Su Chiesa dipende da lui anche se penso che qualcosa sia cambiato rispetto all’anno scorso”
BENASSI: “Senza pubblico il calcio è diverso. Chiesa nella seconda parte di stagione aveva ritrovato entusiasmo. Sul rapporto con Iachini..”

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