L'ex CT azzurro Marcello Lippi, campione del mondo nel 2006, ha parlato ai microfoni di Sky: "Come passo le giornate? Prestando attenzione alle restrizioni che ci sono state date, sperando che presto la situazione possa migliorare. E poi guardo tante partite del passato, le grandi vittorie che possono essere un bel segnale in questo periodo difficile". L'emergenza Coronavirus in Cina? "È stata affrontata con grande rigore, soprattutto nella città di Wuhan. La battaglia è stata vinta, la città è stata riaperta. Il problema ora sono i contagi di ritorno". Quanto è importante parlare con la squadra? "Il rapporto con la squadra è importante. Gli allenatori che riescono ad ottenere i risultati migliori, sono quelli che riescono ad entrare nella testa dei giocatori. Io ho sempre voluto essere una guida per i miei giocatori, ho avuto grandi dialoghi con i miei leader. Non nascondo che ho chiesto loro di darmi una mano, perché è giusto coinvolgere certi giocatori. Ho avuto la fortuna di allenare grandi uomini oltre che campioni. Ho cercato di trattare tutti nello stesso modo. L'allenatore deve far sentire tutti importanti e al centro del progetto". Allenare nuovamente l'Italia? "Sarebbe meraviglioso, ma ho già dato. La terza volta sarebbe troppo. Non ho più intenzione di allenare una squadra di club. Magari fra qualche mese, se capita una Nazionale non tanto lontana, tutto può essere. Ci sono stati dei contatti recenti, ma purtroppo ora è scoppiata questa pandemia. Pensiamo prima a sconfiggere questo maledetto virus". Quando potrà ripartire il campionato? "Quando sarà scongiurato questo pericolo, sarà importante finire la stagione, anche a porte chiuse. Quando sarà tutto finito, non importa quando, ricominciamo e finiamo questo campionato. Prima però dobbiamo battere questo maledetto virus". A riportarlo, Tuttomercatoweb.com.
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