Previsto turnover per la Fiorentina contro il Maccabi Haifa
Visto il calendario intenso e con partite difficili che deve affrontare la Fiorentina in questo mese, Italiano decide di fare turnover
Visto il calendario intenso e con partite difficili che deve affrontare la Fiorentina in questo mese, Italiano decide di fare turnover.
Le vecchie abitudini
Nonostante contro il Torino Vincenzo Italiano abbia confermato in blocco una formazione dopo due anni e mezzo di panchina in viola, è facile immaginare che da ora in avanti il mister tornerà alle vecchie abitudini cambiando sempre l'11 titolare in ogni partita. Del resto non potrebbe fare altrimenti e per capirlo basterebbe dare un occhio al calendario. Ci sarà quindi bisogno di tutti gli interpreti e Italiano, a tal proposito, pretende un deciso cambio di marcia da alcuni di essi. Sottil, Ikonè, Maxime Lopez, Parisi, Barak, Nzola. Chi per un motivo, chi per un altro, hanno molto spesso mancato l’occasione che il tecnico gli ha concesso. Sottil in stagione ha accumulato 24 presenze mettendo a referto 3 gol (uno per competizione) e un assist. Numeri simili per Ikoné: 26 presenze, 3 gol e 2 assist. Entrambi autori soprattutto di partite anonime. Per non parlare di Nzola. Arrivato per fare il centravanti titolare salvo poi finire alle spalle prima di Beltran e poi di Belotti. L’ex Spezia non gioca titolare dal 2 febbraio a Lecce ma è impensabile che il Gallo possa giocare tutte e già giovedì potrebbe essere l'occasione di Nzola dal primo minuto.
Maxime Lopez
L’altro giocatore che ancora non ha dato segnali e può averne l'occasione dal primo minuto contro il Maccabi Haifa èMaxime Lopez. Anche alla luce del fatto che Arthur va maneggiato con cura. C’è poi Parisi, partito bene salvo poi infilarsi in un tunnel di errori, acciacchi e panchine, oppure Barak. Insomma, tutti “gregari” che dovranno dare risposte se la Fiorentina vorrà restare in corsa su tutti i fronti. Sperando che Kouame torni il prima possibile e che magari, nel finale, anche Dodò e Castrovilli possano dare una mano. Lo scrive il Corriere Fiorentino.