Le polemiche dopo Lazio-Milan non si sono ancora placate ed ecco che tocca correre ai ripari. Arriva infatti un primo provvedimento nei confronti dell'arbitro Marco Di Bello. Stando a quanto riporta La Gazzetta dello sport infatti l'arbitro della sfida dovrà fermarsi per un mese, e questo non è il primo stop stagionale per lui. Dopo il rigore non visto in Juventus-Bologna infatti fu fermato per 36 giorni.

ll Milan assolve l'arbitro

STEMMA DEL MILAN

In merito all'arbitraggio di Di Bello nella sfida di ieri tra Milan e Lazio, interviene anche il sito Milan News, che scrive:

" Il Milan di ieri sera assomigliava un po' ad un carretto: squadra lenta, confusa, disordinata, con poca voglia di incidere di determinare, come, invece, era accaduto domenica scorsa a San Siro contro l'Atalanta. Ma proprio quel carretto, riassestatosi un po' nel secondo tempo - come da dichiarazioni dello stesso Pioli - è passato indenne dall'Olimpico, mentre i biancocelesti - che sia "quell'uomo" Lotito con le sue accuse alle istituzioni, che sia "quell'uomo" Romagnoli con il suo 'Scandalosi' a fine gara, che sia "quell'uomo" Marusic con le sue espressioni ingiuriose, che sia "quell'uomo" Sarri con le sue pretese verso Pioli e Pulisic, e così via - gridavano contro Di Bello".

E prosegue:

È andata proprio così: la gara si è decisa sull'episodio del rosso a Luca Pellegrini, sul quale Di Bello non poteva assolutamente sorvolare - il doppio giallo è sacrosanto - e sul quale Pulisic ha fatto esattamente ciò che è un calciatore è chiamato a fare, ovvero giocare fin quando l'arbitro non fischia; tra l'altro, l'americano ha ammesso di non essersi accorto, così come Di Bello, del colpo al volto di Castellanos e ha continuato a pressare Pellegrini, il quale, dal canto suo, non ha subito spazzato via il pallone per metterlo fuori, ma ha un po' gigioneggiato proteggendolo come se volesse farlo uscire senza buttarlo via. Da lì in poi: Milan in superiorità numerica e occasioni per il vantaggio, poi arrivato al minuto 88, Lazio in contropiede e molto nervosa, con altre due espulsioni sacrosante e una, su Hysaj, che manca all'appello. Non si può neanche discutere troppo sull'arbitraggio: le decisioni prese, a livello regolamentare, risultano corrette, ma condivido bene la rabbia dei laziali per la scellerata gestione di Di Bello, non nuovo a certi protagonismi che non fanno altro che innervosire una gara già tesa e a rovinare quello che - come si diceva all'inizio - dovrebbe essere uno spettacolo quantomeno guardabile".

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