Riguardo gli obiettivi di questa Fiorentina..
“Niente obiettivi. Per evitare delusioni. Se riuscissimo ad arrivare settimi sarebbe come vincere lo scudetto. Questo è un anno di costruzione”.
Sul riavvicinamento di Diego e Andrea Della Valle..
“È stato importante. Molto importante. A Bologna, ho parlato da solo con Andrea Della Valle. Gli ho ribadito quello che penso da tempo e cioè che la presenza dei Della Valle non è un optional. Sono indispensabili. I miei compagni hanno bisogno di averli al fianco. E questo senza nulla togliere al presidente operativo Cognigni, a Corvino e a Freitas che sono sempre presenti. Ma la famiglia Della Valle ha un altro impatto sullo spogliatoio».
Sul rinnovo del contratto..
«L’idea è di continuare questo percorso. La Fiorentina di oggi è scesa di livello rispetto al passato. Ma la società ci ha spiegato che questo passo indietro era necessario per ripartire. Fare il capitano di questa Fiorentina è stimolante».
Sulla maglia della nazionale..
«Continuo a coltivare sogni azzurri. Voglio fare bene nella Fiorentina per convincere Di Biagio e, magari, chi subentrerà come commissario tecnico a giugno a chiamarmi nella Nazionale della riscossa».
Sul rapporto con Pioli..«Non conoscendolo non lo avevo inquadrato al 100%. Lui si porta dietro l’etichetta di tecnico vecchio stile. Niente di più falso. Dal lato umano è formidabile ma ha anche idee calcistiche innovative. Non è un dittatore, chiede responsabilità ai giocatori. Per raccogliere i frutti di questo tipo di filosofia c’è bisogno di tempo».